
In questi giorni, nostri graditi ospiti per un giro illustrativo tra vigneto e cantine di #Nuddu, #Nerosa, #Nenti e #Apum, una giornalista ed un fotografo inviati di una prestigiosa testata francese per un servizio sull’Etna ed il suo territorio.Dal punto di vista meteo, la giornata - non delle migliori, vista l’imperitura estate dei mesi alle spalle - ha avuto la clemenza di consentirci una scarpinata su Monte Ilice per raggiungere, tra i filari di @CantinediNessuno, un buon punto d’affaccio sull’intero vigneto, sull’area montana sud-orientale e sul Mar Ionio. Oltre, lo Stivale, e nell’aria, un interesse crescente per la vita sui pendii del Vulcano tra i "più emblematici e attivi del mondo", incluso dal 2013 nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.Due professionisti attenti, Bernadette Gilbertas e Oliver Grunewald, autori di reportage in ogni parte del mondo, amanti della natura e, specie Oliver con le sue foto, conoscitori di vulcani. Gli abbiamo mostrato il processo produttivo del vino, spiegando le caratteristiche delle uve autoctone e del metodo di produzione scelto, insieme al nostro concept teso tra le radici della tradizione e lo sguardo all’innovazione. Una lunga intervista è stata rilasciata loro dal produttore di Cantine di Nessuno, Seby Costanzo, accompagnato dal sales manager Raffaele Zappalà.Piace, questa nostra Sicilia. Da sempre, e non disturberemo i nomi dei grandi apripista come Goethe che svelarono al mondo la sua bellezza nei tanti elementi di richiamo per i viaggiatori, mentre ci preme richiamare il trend attuale.In Sicilia il turismo tira, e ultimamente, anche tanto. L’Etna è in cima agli elementi di interesse dell’isola e non esiste a livello internazionale magazine di viaggi che non gli abbia dedicato un pezzo e/o non torni a scriverne di anno in anno.Che anche la viticoltura e l’enologia dell’Etna emergano all’attenzione, e che #cantinedinessuno sia interpellata da un illustre magazine, ci lusinga e ci trova disponibili affinché la Sicilia possa essere conosciuta nella sua varietà e non univocamente nello stereotipo di arretratezza e immobilismo economico. Non sappiamo cosa scriveranno di noi. Lo scopriremo nel novero dei lettori, ma in ogni caso, la nostra degustazione guidata di Nuddu, Nerosa, Nenti e Apum, si è aperta con un brindisi: à la santé (dell’Etna e dei suoi vigneti).